Ho scovato un bellissimo componimento di John Masefield, una piccola meraviglia con cui l’Autore esprime un Amore incondizionato per il Mare, lontano da cui non si riesce a vivere appieno. Nell’immagine è una pagina autografa del testo rivisto.
(Da J. Masefield, “Selected Poems.”, Londra 1922)
FEBBRE DEL MARE
Devo tornare sul mare, solitario sotto il cielo,
e chiedo solo un veliero e una stella guida,
colpi di timone, canti del vento,
sbuffi della vela bianca,
e bigia foschìa sul volto del mare
e un bigio romper dell’alba.
Devo tornare sul mare, ché la chiamata
della marea irruente è una chiara
selvaggia chiamata imperiosa;
e io chiedo soltanto un giorno di vento
con volanti nuvole bianche,
pien di spruzzi e di spuma e di strillanti gabbiani.
Devo tornare sul mare, alla vita
di zingaro vagabondo; alla via
delle balene e degli uccelli marini,
dove il vento è una lama tagliente;
e io chiedo solo un’allegra canzone
da un compagno ridente e un buon sonno
e un bel sogno
quando la lunga giocata è finita.
John Masefield