Ci sono tanti ricordi che ognuno porta con sè per tutta la vita. Sembrerà strano, ma ad essere ricordate sono anche le strade, gli incroci, case e palazzi, ma sopratutto i panorami. Mi è capitato di vedere delle foto di quando avevo circa 5 anni, scattate nel giardino di casa dei miei genitori, e tra le sorprese più grandi è stata quella di vedere che, rimettendomi oggi nella stessa posizione, lo sfondo panoramico della foto non corrisponde più allo sfondo che si vede di oggi!!! Confesso che mi ha fatto una strana impressione! Non ce ne accorgiamo ma il paesaggio è in continuo cambiamento ed “evoluzione”. Solo riguardando vecchie foto, ma a dire il vero non ne ho molte di quegli anni (non esistevano le fotocamere digitali), ci si accorge di come sia cambiato nel corso degli anni il paesaggio che ci circonda.
Cambiamenti più repentini, invece, sono quelli dovuti all’azione dell’uomo, in particolare per lavori di demolizione e ricostruzione di strutture. Qualche hanno fa, ad esempio, in eguito all’eliminazione di un incrocio semaforico per l’inserimento di una rotatoria stradale, è stata demolita una postazione di pompaggio d’acqua detta anche IDROVORA. Lo stabile originale risaliva agli anni ‘30-‘40 del secolo scorso, e portava con sè qualcosa di unico e caratteristico. La sua sola colpa, ad un cento punto, è stata quella di trovarsi ormai al centro della città, in prossimità dell’incrocio tra due arterie principali di Portogruaro, viale Trieste e viale Isonzo.
All’inizio dei lavori di costruzione della rotatoria mi sono accorto che lo stabile, che accoglieva al suo interno le due idrovore (che portano il marchio in fusione di FRANCO TOSI, azienda metalmeccanica fondata nel 1881) era in fase di demolizione. Stava per sparire un pezzo di storia per dare spazio alla modernità viaria!!! Non ho resistito! Presa la macchina fotografica, sono entrato nel cantiere di demolizione e ho fotografato tutto quello che potevo (erano circa le nove di una sera d’estate). Non potevo permettere di veder cancellata una parte di storia che mi apparteneva. Sono nato e cresciuto con quello stabile dall’architettura così unica che attraeva sempre la mia attenzione ogni volta che ci passavo davanti. Stava per scomparire un pezzo di storia appartenente a più di due generazioni prima della mia e con esso anche una parte del mio vissuto. Dovevo immortalare quello che era rimasto prima che scomparisse definitivamente!!
Mi solleva il fatto che nel Portogruarese esistono anche altri edifici risalenti alla stessa epoca e che, trovandosi in aperta campagna, non rischiano di essere fagocitati dall’avanzante urbanizzazione. E’ sempre molto piacevole incontrarne uno, magari durante un giro in bicicletta.
Per la loro storia e la caratterizzazione che conferiscono alla zona, le idrovore sono diventate anche fulcro di un percorso d’istruzione ed interesse non solo di scolaresche ma anche di persone di tutte le età che trovano piacere a stare all’aria aperta e a contatto con la storia del nostro territorio.
Per approfondire la conoscenza di questi edifici, Vi invito a dare un’occhiata alle foto pubblicate su questo sito, cliccando sull’immagine oppure QUI.
Ciao, Marco!!!
Quando i ricordi sono legati a determinati luoghi, trovarsi in quelle località è come richiamare al presente il tempo che fu. I cambiamenti del paesaggio, tuttavia, specialmente quando sono repentini ed “artificiali”, a volte ci strappano un pezzo del nostro passato, ma altre volte vanno ad arricchire il bagaglio della nostra memoria.