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A meno che a bordo dell’auto non si stia attraversando il bosco – e allora è meraviglioso aprire il finestrino e ascoltarne i rumori- guidare in silenzio non si può: serve un sottofondo musicale.

Che sia casuale o scelta con cura, che arrivi dalla radio, da un vecchio nastro o da un lettore digitale, se è particolarmente piacevole, è inevitabile che la musica, da semplice sottofondo, finisca per riempire tutto l’abitacolo! E’ indubbio poi che essa influenzi anche l’atteggiamento di guida molto più di quanto non si creda . Ci sono esperti che in proposito addirittura consigliano di ascoltare brani lenti piuttosto che rockeggianti, ma su questo non sono proprio d’accordo. Indubbiamente c’è della musica tanto coinvolgente da indurre ad uno stile di guida più adatto alla pista che alla strada e forse quando ci si trova in coda nel traffico, sarebbe adatta della musica lounge per rilassarsi ed evitare così di accanirsi sul clacson, ma un pochino di ritmo è fondamentale.

In ogni caso, poi, vogliamo considerare quanto sia liberatorio cantare in auto? Alcuni studiosi sostengono che stimoli la mente ed il corpo, riducendo la fatica ed aiutando ad essere più vigili. Io sono dell’opinione che sia proprio così quando in auto si è da soli, ma che, quando invece sono occupati anche gli altri sedili, dar vita ad un coro di certo contribuisce alla socializzazione tra compagni di viaggio, non importa se stonati!

Qualsiasi genere musicale si preferisca mentre si è alla guida, di una cosa si può però essere sicuri: se si forma una coda di veicoli dietro quello del famigerato “omino col cappello”, non sarà difficile immaginare al suo interno la diffusione di un monodico canto gregoriano!