Come tutti sappiamo, il 12 ottobre ricorre l’anniversario della scoperta dell’America, ma non solo. Tra i vari souvenirs che Cristoforo Colombo riportò in Europa per far conoscere la nuova terra, infatti, c’erano anche i semi di una pianta mai vista: il cacao. Per questo motivo ricorre oggi anche il CHOCODAY, ovvero la Giornata Nazionale del Cacao e del Cioccolato, nata per promuovere in Italia e nel mondo il Cioccolato di qualità.
Il cioccolato infatti è un bene di tutti, un goloso alimento dalle molteplici proprietà, che addolcisce la vita di ogni giorno e quindi è un bene prezioso. Per questo va promosso e tutelato il consumo di quello che la leggenda narra essere il “Cibo degli Dei”, cioè il Cioccolato Puro, ottenuto esclusivamente con l’utilizzo di burro e massa di Cacao, senza grassi e oli vegetali aggiunti che ne sviliscono le proprietà. Il buon Cioccolato non solo si contraddistingue per la purezza degli ingredienti, ma non può neanche prescindere dalla qualità del processo produttivo, in ogni sua fase, dalla piantagione alla tavola. E’ per questo motivo, quindi, che il buon Cioccolato deve essere rispettoso dell’etica e della dignità umana. Lo sviluppo sostenibile dei Paesi che producono la materia prima e la crescita solidale di tutti i soggetti della filiera produttiva, fino al consumatore finale, che è l’ultimo anello di un processo responsabile, sono alla base del corretto sviluppo dell’economia di un prodotto che può e deve essere rappresentativo di una moderna e democratica globalizzazione.
Poichè operatori del settore, scuole, ONG, istituzioni, associazioni e aziende possono dare un segnale concreto della propria volontà di tutelare la qualità del cioccolato organizzando attività di promozione, come incontri di degustazione, workshop e animazioni, il 12 ottobre, dunque, tutti gli amanti del Cibo degli Dei potranno approfondire la Cultura del Cioccolato Buono. Buono perché ottenuto esclusivamente con l’utilizzo di burro e massa di cacao, senza grassi e oli vegetali aggiunti. Buono anche perché capace di tutelare i valori etici e sociali legati alla sua produzione. Buono, infine, perché controllato durante ogni fase della filiera produttiva, in termini di biodiversità, trasparenza e tracciabilità.